Sotto accusa inquinamento atmosferico, alimentazione scorretta, fumo e alcol, ma soprattutto i comportamenti sessuali a rischio. In Italia è “allarme fertilità”. Da ultimi dati raccolti emerge un universo di malattie andrologiche sommerse: varicocele e problemi ai testicoli, infezioni sessuali, tumori, disturbi dell’erezione e dell’eiaculazione. Problematiche non diagnosticate in tempo, possono portare anche all’infertilità. Un giovane su quattro con problemi riproduttivi mostra tracce di lesioni da infezioni croniche dei genitali che con abituali visite di prevenzione andrologica si sarebbero potuti evitare. Per la fertilità sono molto importanti le condizioni ambientali e lo stile di vita, incluso lo stress. Ad esempio l’esposizione agli inquinanti prodotti dal traffico urbano agisce negativamente. Stress, ma anche stili di vita non corretti hanno influito negativamente negli anni sulla fertilità maschile. Tanto che negli ultimi 20 anni il numero degli spermatozoi prodotti si è quasi dimezzato. Una tendenza che acuisce quanto rilevato da un’indagine di alcuni anni fa, secondo la quale tra il 1940 e il 1990 la concentrazione media degli spermatozoi sarebbe crollata da 113 a 66 milioni. Il che porta l’incidenza di problematiche riproduttive dove, nella coppia, l’infertilità è legata per il 55% all’uomo e per il 45% alla donna.