Oltre agli aspetti puramente fisici della disfunzionalità sessuale maschile (disturbi del desiderio, dell’eccitamento e dell’orgasmo), un trattamento moderno orientato verso la coppia, prende in considerazione anche gli aspetti psicosociali. La validità di questo approccio è supportata da una revisione, condotta da ricercatori tedeschi, della letteratura sulla disfunzionalità sessuale maschile, sulla sua associazione a patologie sottostanti e sull’impatto nella relazione e nella soddisfazione sessuale.
Da questo lavoro è emerso che nella valutazione diagnostica ha un’importanza primaria la storia sessuale del soggetto e del partner, considerata nella sua multidimensionalità. La frustrazione cronica dei bisogni psicosociali di accettazione, sicurezza e vicinanza, è un importante fattore finora negato nell’eziologia di questo tipo di disturbi. Il loro trattamento, invece, richiede una combinazione di elementi derivanti dalla medicina della sessualità e dalla psicoterapia fino alla medicina somatica e alla farmacologia. L’obiettivo di questo approccio è andare incontro, per risolverli, ai bisogni psicosociali così da migliorare la funzionalità sessuale del paziente.
Dtsch Arztebl Int 2009; 106(50): 821-8
Nota personale: il lavoro, scientificamente condotto, ribadisce concetti già noti da anni in ambito andrologico: quello che viene integrato nel termine di “medicina olistica” altro non è che tale approccio multidisciplinare, magari condotto da una sola figura specialistica come l’andrologo. Il dialogo, la corretta interpretazione dei dati anamnestici raccolti, la rimodulazione della richiesta e l’inquadramento corretto del problema permettono di integrare i successivi passi diagnostici-terapeutici.
Dr. Emilio Italiano