L’esposizione ai computer portatili potrebbero influire negativamente sulla fertilità maschile, inducendo frammentazione del DNA e una diminuzione della motilità progressiva, secondo la ricerca qui presentata al 66° Congresso dell’American Society for Reproductive Medicine.

Questo studio, il primo nel suo genere, mirava a valutare l’effetto di computer portatili che ricevono segnali wireless sugli spermatozoi umani; i ricercatori hanno valutato i campioni di sperma di 15 uomini. I campioni sono stati divisi in 2 gruppi di incubazione: uno che è stato esposto a un computer portatile che riceve un segnale WiFi per 4 ore, e un altro che non lo era. Nonostante il fatto che i 2 gruppi siano stati tenuti a temperatura controllata (25 ° C), per escludere differenze da effetti termici nei due gruppi, i risultati mostravano un grave danno del DNA e la riduzione della motilità degli spermatozoi nel gruppo esposto alle onde radio del laptop.

Il liquido seminale è stato valutato per parametri quali la concentrazione, motilità, morfologia e vitalità. La valutazione ha mostrato nel gruppo degli uomini che hanno utilizzato il laptop una ridotta motilità degli spermatozoi, l’aumento degli spermatozoi immobili e ancora un aumento della frammentazione del DNA degli spermatozoi, rispetto al gruppo di non esposti. “Dopo 4 ore di incubazione, la motilità dello sperma era diminuita significativamente nel gruppo degli esposti, rispetto al gruppo dei non esposti”, ha detto il dottor Avendano,  ed ancora “E ‘stato dimostrato che la motilità degli spermatozoi e la frammentazione del DNA di qualità sono necessari per la fecondazione normale, pertanto, si può ipotizzare che l’uso dei computer portatili con WiFi attivato vicino ai testicoli possa diminuire la qualità dello sperma per effetto non termico, e allo stesso modo può ridurre la probabilità di gravidanza.”
Precedenti studi, esaminando gli effetti dei telefoni cellulari, hanno dimostrato che i dispositivi possono ridurre la qualità dello sperma. Adesso questo studio, sebbene condotto su un numero molto ristretto di uomini, ha valutato gli effetti non termici di computer portatili, valutando l’effetto dell’esposizione ad onde elettromagnetiche di frequenza radio del suo segnale WiFi sulla qualità dello sperma.

Nota personale: è l’inizio di una nuova linea di ricerca che certamente necessita di ulteriori dati essenziali  per confermare questa scoperta. Dal punto di vista pratico è tuttavia consigliabile che i nostri pazienti non utilizzino il computer sulle ginocchia con il WIFI acceso, soprattutto se sono in età riproduttiva. Di certo le variazioni all’ulteriore ribasso sul numero e mobilità degli spermatozoi nei parametri aggiornati dall’OMS sulla valutazione seminologica confermano come la popolazione maschile stia diventando via via meno fertile. Una correlazione con l’inquinamento elettromagnetico non pare ormai più discutibile.