Negli ultimi decenni fertilità e potenza sessuale maschile si sono indebolite. Tra le cause anche malattie sessualmente trasmesse e cattive abitudini: fumo, alcol, droghe. È quanto si evince dai dati presentati sulla prevenzione nelle scuole italiane, in occasione di un recente update in andrologia dove protagonisti sono stati, oltre agli specialisti, soprattutto insegnanti e alunni.
Su 2.700 giovani l´84% dei maschi sembra interessato a parlare con l´andrologo e solo il 16% è “diffidente” nel richiedere una visita, anche in presenza di evidenti problemi.
L’abolizione della visita di leva ha determinato uno dei pochi controlli che il maschio in epoca post-adolescenziale effettua a cura della sua futura fertilità. La prevenzione per il maschio dovrebbe invece iniziare dalla giovane età in quanto, oltre che per evidenziare la causa primaria di infertilità maschile, il varicocele, con il 35%, un controllo andrologico soprattutto in età adolescenziale verficare anche altre possibili cause di patologie a carico dell’apparato genitale.
Non bisogna dimenticare infatti il rischio di tumore del testicolo in età adolescenziale: ben nove casi iniziali sono stati evidenziati ecograficamente dopo la semplice visita di prevenzione. La sua incidenza, stimata attorno al 2%, sembra aumentata significativamente negli ultimi trent´anni anche a causa di anomale esposizioni ambientali, soprattutto estrogeni utilizzati nelle carni, pesticidi e radiazioni. Elemento di prevenzione è l´autopalpazione e se persistono dubbi la visita andrologica è essenziale, spesso anche solo per chiarire dei dubbi sugli aspetti sessuali dei primi approcci.
Ma per gli adolescenti c´è un altro rischio: le malattie sessualmente trasmesse. Il 25% dei ragazzi del Nord e il 17% del Centro-sud, al termine dell´adolescenza, presentano infezioni sessualmente trasmesse da Chlamydia trachomatis e Hpv, e la causa sarebbe da ricercare nello scarso utilizzo del profilattico, (65% degli intervistati). Più preoccupante l´esperienza di un altro gruppo di studio in cui è stato evidenziato che il 60% dei ragazzi ha dichiarato di avere iniziato a drogarsi a causa di disturbi sessuali.