A Novembre del 2008, per la prima volta, in un altro sito di blog scrissi un articolo con questo titolo: Diritti di vita e diritto di morte. L’articolo si è perso nel web quando ho cambiato provider ed è stato cancellato. Non ne avevo una copia così è andato disperso.
In quell’articolo descrivevo il sistema dei DRG, il rimborso “a prestazione” che viene effettuato dalle regioni per ogni patologia trattata sia in ospedale che nelle case di cura accreditate. Commentavo che è un sistema che ha stravolto le indicazioni mediche modificando spesso il comportamento di un operatore sanitario in funzione del trattamento e cura del DRG più “conveniente”. Elogiavo infine il comportamento “virtuoso” dell’allora neo assessore alla sanità (dott. Russo) che, provenendo dalla magistratura, avrebbe potuto avere mano libera per regolamentare e modificare il sistema sanitario siciliano con tutte le sue atipie.
Il risultato a distanza di mesi è sotto gli occhi di tutti: è stato boicottato il piano di rientro, limati in minima parte i budget delle case di cura, scomparsi gli acccorpamenti di aziende ospedaliere! Il tutto per l’ostruzionismo da parte della stessa linea politica di appartenenza dell’assessore!
Circa due anni fa il Corriere della Sera pubblicò un elenco delle case di cura siciliane e di tutti i politici o di loro parenti o prestanome (o almeno di quelli che aveva scoperto) con interessi nelle stesse. Nulla è cambiato da allora e permane una forte protezione degli interessi gestiti. Il perchè è presto detto: chi dei pochi che mi legge non ha avuto diagnosticato:
– un calcolo da trattare con la litotrissia, ma che sarebbe stato eliminato spontaneamente (sempre che fosse stato presente! –> passano sotto la mia osservazione pazienti terrorizzati che devono fare SUBITO una litotrissia ma poi scopro che hanno microcalcoli di pochi millimetri!)?
– un ingrossamento prostatico (ipertrofia prostatica benigna) (fisiologico dopo i 50 anni!) con modesti disturbi risolvibili con semplice terapia farmacologica che invece dovevano IMMEDIATAMENTE sottoporsi ad una resezione endoscopica?
– la presenza di una crocetta di sangue nelle urine cui è stata proposta una cistoscopia URGENTE e sempre in narcosi (anestesia generale) magari con biopsia di una zona vellutata… (eh si il DRG in narcosi con biopsia diventa 10 volte quello di una cistoscopia ambulatoriale!)
– l’ennesima Biopsia prostatica (ma come, pensa il povero paziente, ne ho già fatte 3?!) per PSA tra 4 e 10 (e certamente una prostata molto grossa e benigna che comunque ne produce la quasi totalità di questo marker!) ?
…. potrei continuare per pagine intere.
Tanti esempi documentati e conservati nel cassetto per definire il peggiore male della nostra sanità: le indicazioni forzate (se non false) per lucrare sui DRG. Da dove deriva l’anomalia? Proprio dal sistema DRG: i medici che lavorano nelle strutture accreditate lavorano a percentuale per quello che producono, così per fare un esempio un intervento di prostata dà un DRG di 2800 € divise tra operatore (12-15%), anestesista (3-5%) il rimanente va alla casa di cura con fette che, tolte le spese, potete immaginare! Ecco perchè tante proteste ai tagli (minimi peraltro) proposti dall’assessore! Ed alla difesa dei nostri politici delle stesse! Toh guarda le parentele di una nota casa di cura palermitana!
Le anomalie spesso non cambiano negli ospedali: qui il sistema DRG è agganciato alla produttività dei singoli reparti (unità operative). Così se un reparto “produce” poco, viene meno la produttività, il primario (che ha un contratto di cinque anni) DEVE incrementare ricoveri, (ma non tenere i pazienti troppo a lungo per carità, se no si va in perdita!) procedure, interventi e deve anche cercare di spendere meno. Pazienza se mancano i lenzuolini per il letto o i farmaci o non si possono aggiornare le macchine e quant’altro: rischia di non essere confermato dopo 5 anni! E, paradossalmente, come citavo nel titolo, alcune volte “conviene” operare casi disperati (basta stare ben attenti a scrivere e far firmare tutti i rischi nel consenso informato) perchè il DRG di un paziente che poi muore è molto remunerativo! Così tumori che un tempo sarebbero stati affidati all’oncologo o al radioterapista oggi si operano lo stesso!
L’assessore alla sanità ha ben chiari i meccanismi siciliani di duplicazione o più di reparti (serviti solo per accontentare politici ed assicurarsi il bacino dei voti elettorali), dell’anomalia delle quasi 1900 strutture accreditate (più dell’intera Finlandia è stato detto!) con tutte le elusioni correlate, ma non potrà fare nulla o molto poco come stiamo vedendo.
Mai come in questi anni il giuramento di Ippocrate è stato messo a dura prova. Per parte di chi mi legge solo un avvertimento:
ATTENTI ALLE FACILI INDICAZIONI