Secondo un recente lavoro pubblicato da Chiba K e coll. sulla rivista Fertilità e Sterilità (Dic 2010) la Finasteride sembrerebbe associata alla sterilità maschile.
Un paziente cui era stata diagnosticata una oligospermia (riduzione del numero degli spermatozoi) con un esame seminologico eseguito cinque anni prima, aveva assunto il farmaco (alla dose da 1 mg) per 1 anno per l’alopecia androgenica. A distanza di un anno il paziente risultavo azoospermico (assenza di spermatozoi nell’eiaculato). Con l’interruzione del finasteride vi era stato un miglioramento dei parametri di liquido seminale: il volume dello sperma del paziente era immediatamente aumentato sino ad una concentrazione a più di 10 × 10 (6) / ml 16 settimane dopo l’interruzione della finasteride.  CONCLUSIONE : Cessazione della finasteride ha migliorato la spermatogenesi ed ha permesso alla coppia di tentare una terapia per l’infertilità meno invasiva . Il suggerimento finale degli autori è di cessare l’assunzione della finasteride nei pazienti maschi ipofertili con alterati parametri seminali che stanno assumendo il farmaco a un 1-mg al giorno.

Nota personale: non stupisce il lavoro degli autori giapponesi perchè quello che noi andrologi vediamo nella realtà clinica, sebbene gli effetti collaterali su libido e fertilità siano riportate in bassa percentuale, è che un elevato numero di ragazzi viene a consulto proprio per tale tipo di disagio o problema e che assume finasteride da anni per salvaguardarsi da una possibile caduta di capelli. Il suggerimento è quello di tornare alle buone vecchie lozioni.