I cibi afrodisiaci non esistono: è scientificamente provato. Al contrario la Dieta Mediterranea, combinando nutrienti differenti e benefici per il sistema cardiovascolare, permette di prevenire i danni al sistema cardiocircolatorio, e quindi all’apparato genitale maschile e alla sua capacità erettile. Questo il messaggio per il 2009, che accompagna la consueta settimana di visite andrologiche gratuite promosse dalla SIA (Società Italiana di Andrologia).
Nutrirsi in salute
I ben noti vantaggi per la salute della dieta mediterranea sono confermati anche dal risultato di una meta-analisi, eseguita nel 2008 dall’Università di Firenze. Prendendo in esame 12 studi, per un totale di 1,5 milioni di persone coinvolte, con follow-up di 3-18 anni, l’analisi ha confermato il ruolo protettivo svolto dalla dieta mediterranea con riduzioni significative:
-9% di mortalità per ogni tipo di causa,
-9% di mortalità e incidenza per malattie cardiovascolari,
-6% di mortalità ed incidenza per malattie tumorali,
-13% di incidenza delle malattie neurodegenerative.
Seguire un regime mediterraneo determina esiti diretti positivi anche sulla sfera sessuale con aumento del testosterone, controllo del colesterolo e aumento dell’attività antiossidante. A ciò si aggiungono poi gli effetti indiretti, correlati al controllo del peso, per la salute generale e sessuale; l’obesità, infatti, può compromettere nell’uomo la funzione sessuale perché la presenza di massa grassa è strettamente legata alla diminuzione dei livelli di testosterone. Nel complesso la dieta mediterranea ha un effetto benefico sull’endotelio (la parete interna di tutti i vasi), quindi previene l’aterosclerosi, migliora la circolazione cerebrale e quella coronarica, e anche la vascolarizzazione dell’organo sessuale maschile.
Prevenire l’infertilità
L’infertilità maschile oggi riveste un’importante valenza sociale, su di essa influiscono sia le condizioni ambientali sia gli stili di vita. Per questo motivo gli andrologi italiani vogliono richiamare una maggiore attenzione sulla prevenzione, che ogni uomo deve praticare fin dalla giovane età, per poter vivere serenamente la propria vita e quella di coppia, assicurandosi la possibilità di diventare padre. Secondo i dati di una ricerca condotta dall’Università di Pisa, negli ultimi 40 anni è drasticamente calata la capacità riproduttiva dei maschi italiani: è diminuito il numero di spermatozoi da 71 a 60 milioni, con una riduzione della motilità negli ultimi 30 anni fino al 30%.
Tra le cause di infertilità, correggibili dall’andrologo, il varicocele, la dilatazione varicosa delle vene nello scroto che compare in circa il 15% dei ragazzi tra i 15 ed i 25 anni senza sintomi evidenti, e il criptorchidismo, l’anomalia più frequente dell’apparato urogenitale in età pediatrica, che colpisce il 3-5% dei nati a termine e il 9-30% dei pre-termine. A queste si affiancano oggi inquinamento e alimentazione, da ricordare che proprio nei bambini e nei ragazzi l’obesità ed il sovrappeso determinano un innalzamento della temperatura dei testicoli, con conseguenze negative sullo sviluppo futuro degli spermatozoi.
Abituare i bambini, sin da piccoli, a un’alimentazione sana e variegata può aiutare a contrastare i problemi sessuali in età adulta. Ma non basta. È necessario praticare regolarmente esercizio fisico e abbandonare alcune pessime abitudini quali il fumo, l’alcol e l’uso di droghe.