Si sta tenendo a Malaga il 13 Congresso Europeo della Societa’ di Medicina Sessuale
Gia’ nel corso della prima giornata e’ stato comunicato qualcosa che noi addetti ai lavori conoscevamo gia’: la flibanserina, prima molecola ad essere utilizzata in studi avanzati nel disturbo del desiderio sessuale ipoattivo femminile, ha avuto uno stop nelle procedure di commercializzazione a causa dell’alta frequenza di effetti collaterali. Nel precedente congresso tenutosi a Lione e di cui in questo sito ho riferito, la flibanserina aveva riscosso un notevole successo per i dati incoraggianti controllati su oltre 3000 donne. Allargando ancora lo studio gli effetti collaterali sono stati giudicati eccessivi dalla FDA americana che ha sospeso la commercializzazione.
Un dato significativo riguarda l’impianto di PROTESI PENIENE: in America ne vengono impiantate circa 22.000 l’anno contro le 1.700 in Europa e questo malgrado il gradimento della coppia si attesti tra il 90 ed il 95% in tutti i lavori presentati ad oggi. Di certo parte della differenza sta nel costo che in America viene rimborsato nella quasi totalita’ dei casi delle assicurazioni e in parte per una accettazione ancora non perfetta delle coppie europee. Il trend e’ in aumento in Spagna e in Germania e chi sa se le performance di qualche primo ministro non facciano intuire che e’ metodica eccellente nelle problematiche che richiedano tale indicazione (prostatectomia radicale in primis o non accettazione o mancata risposta alla terapia intracavernosa). Personalmente nel 2010 ne ho impiantate solo 5 di cui appena tre quelle acquistate dalla struttura pubblica dove lavoro (i problemi dei costi comparati al valore del DRG lo inquadra come un intervento ‘in perdita’). E’ strano come in Italia venga incoraggiata la diagnosi precoce del tumore prostatico (e non sempre diagnosticarlo ed operarlo in tempo e’ un buon servizio per il paziente!) senza che vengano inserite misure atte a favorire una buona ripresa sessuale (solo in alcune regioni i farmaci ‘erettogeni’ vengono dispensati dal servizio sanitario nazionale, ma nulla che favorisca l’implantologia peniena che rimane a carico del paziente).
Continuano a fiorire lavori sulla necessita’ di mantenere il livello di TESTOSTERONE nel range di normalita’ per favorire le varie funzioni cui tale ormone e’ deputato, smontando la paura di una eventuale progressione di un tumore prostatico. A tale riguardo anzi si moltiplicano le pubblicazioni a favore dell’utilizzo anche in pazienti gia’ sottoposti a prostatectomia per diminuire possibili eventi avversi cardiovascolari o di osteoporosi.
Per i problemi della EIACULAZIONE c’e’ stato un interessantissimo simposio che ha confermato i buoni dati della dapoxetina (continua lo studio osservazionale a “Villa Sofia” dove lavoro) e ribadito alcuni concetti noti a chi si occupa della materia: farmaco e counselling sessuologico determinano i risultati migliori. Qualcosa di nuovo anche per il problema della eiaculazione ritardata o assente o dolorosa.
E’ stato ancora una volta sottolineata l’importanza dell’andrologo come medico con concezione olistica, intendendo con questo affermare il ruolo, anche preventivo, di eventi andrologi che sottendono un problema basale misconosciuto (esempio una disfunzione erettile come primo segno di una malattia vascolare) (chi mi segue in questo sito trova un articolo DE=ED ‘disfunzione endoteliale=erectile disfunction’).
Ritornando alla donna appare ancora una volta centrale il medico esperto di medicina sessuale (in questo caso ancora una volta l’andrologo), abituato a discutere CON la coppia e PER la coppia per risolvere una problematica che, pressoche’ sempre, ha la doppia componente maschile e femminile nel determinismo della problematica e che sa’ affrontare, anche da un punto di vista psicologico, il problema a tutto tondo.