Attività sessuale, buona qualità della vita sessuale e interesse per l’altro sesso. Questi i tre aspetti che, secondo alcuni ricercatori americani, nelle persone di mezza età e anziane sono direttamente associati allo stato di salute. La ricerca, pubblicata su British medical journal, ha indagato i comportamenti sessuali d’individui non più giovanissimi, facendo una stima degli anni di vita sessuale in relazione al sesso e alle condizioni fisiche. Due i campioni analizzati: il Midus (the national survey of midlife development in the United States, 1995-6) e il Nshap (the national social life, health and ageing project, 2005-6). Tra i dati principali, è emerso un maggiore interesse per la sessualità da parte degli uomini, rispetto alle donne, differenza che diventa ancora più evidente con l’età. In particolare, nella fascia d’età compresa tra 75 e 85 anni, il 38,9% degli uomini e il 16,8% delle donne è sessualmente attivo e, tra questi, il 70,8% contro il 50,9% ha una buona qualità di vita sessuale e il 41,2% contro l’11,4% mostra attrazione per l’altro sesso. Soggetti in buona ed eccellente salute sono più attivi sessualmente di coloro che lamentano disturbi fisici (odds ratio = 2,2 e 1,6 per uomini e donne di mezza età; 4,6 e 2,8 per uomini e donne anziani). Infine, anche l’aspettativa di vita sessuale attiva è maggiore nel sesso maschile: 34,7 e 30,7 anni, rispettivamente, per uomini e donne trentenni e 14,9-15,3 e 10,6 anni, per uomini e donne cinquantacinquenni. Queste differenze si attenuano nella popolazione felicemente sposata.