Una “pausa di attesa” o di “riflessione” nella coppia spesso nasconde l’esigenza del compimento del “primo passo” per una separazione definitiva. Altre volte rappresenta l’esigenza di dimostrare alla “persona nascosta” la attestazione di amore o pieno interesse verso questa (magari per una forzatura richiesta) e la conferma di voler fare sul serio.
Accettare questo copione da parte dell’altro/a impedisce di trovare accorgimenti utili per iniziare il processo di separazione emotiva. Accade spesso infatti che nelle more di prendere in effetti tale decisione la coppia riprenda un’attività sessuale che che si era assopita e che può rappresentare lo sprone della ricostruzione della coppia.
Mettersi in crisi può in tali casi innescare processi repulsivi ad una realtà solo immaginaria ma mai pienamente accettata.
Sessuologia: “la pausa di riflessione”
