Le approvazioni di tre nuovi farmaci, avvenute negli ultmi 15 mesi, per il trattamento del tumore alla prostatain stadio avanzato, che allungano la sopravvivenza dei pazienti di alcuni mesi, da parte della Food and drug administration, hanno sollevato riflessioni da parte delle assicurazioni sanitarie. Lo riporta il New York Times, secondo cui le nuove terapie potrebbero costare alla nazione «miliardi di dollari in spese mediche». Farmaci come sipuleucel-T (Provenge), abiraterone acetato (Zytiga) e cabazitaxel (Jevtana), secondo gli analisti, promettono proventi esorbitanti alle case farmaceutiche che li producono, che potrebbero arrivare a superare il miliardo di dollari di fatturato. Gli stessi costi, tuttavia, preoccupano gli assicuratori e, di conseguenza, i pazienti. Sipuleucel-T, per esempio,  costa 93 mila dollari per una tranche di trattamento, mentre la spesa con abiraterone acetato arriva a circa 5 mila dollari al mese. Infine, tre settimane di trattamento con cabazitaxel costano circa 8 mila dollari. In definitiva, con questi farmaci si potrebbe arrivare a una spesa di 500 mila dollari e oltre per paziente, spiega Joel Sendek, analista finanziario di Lazard: «Una cifra che il sistema non può permettersi, soprattutto perchè l’80% dei pazienti sono in Medicare, cioè il sistema di assistenza sanitaria pubblica americana destinato agli anziani».